Newsletter Gruppo Operativo LCA n°3

Newsletter Gruppo Operativo LCA n°3

Le attività sono finalmente giunte alla fase 3. Tale fase prevede l’attuazione delle misure compensative determinate a seguito degli Studi LCA svolti.

Infatti, come previsto dalla conclusione della fase 2 del presente progetto, la TREE s.r.l. ed il CIRIAF hanno portato a termine gli studi LCA, determinando sia la Carbon Footprint che la Environmental Footprint dei prodotti delle varie aziende partner.

In aggiunta, si stanno portando a termine la redazione dei vari Study Report in cui una descrizione degli studi effettuati e dei risultati ottenuti per ciascuna azienda saranno riportati, mettendo in evidenza i punti migliorativi su cui le varie aziende possono intervenire.

In particolar modo, in ambito agronomico si è evidenziato la necessità di concimare i terreni tramite spargimento di sanse al posto dell’attuale concimazione utilizzata, eliminando anche l’utilizzo di concimi chimici per le poche aziende che ne facevano uso. Inoltre, per ridurre i consumi di combustibili dovute alle operazioni in campo si è consigliato di adoperare macchinari elettrici per le operazioni di potatura e raccolta. Tale attuazioni sono previste per il periodo tra l’autunno 2019 e l’inverno del 2020 su delle parcelle sperimentali presso le varie aziende.

Per quanto riguarda la consociazione nelle aziende con animali, il MEDVET, dopo un’attenta pianificazione delle misure compensative sulla base delle diverse realtà aziendali, sta effettuando le prime osservazione in seguito all’introduzione degli animali negli uliveti. Le misure prevedono una serie di azioni volte ad apportare benefici al sistema agro- zootecnico e al suolo, oltre che a minimizzare gli impatti, limitando le lavorazioni meccaniche (concimazione, diserbo), la produzione e l’acquisto di materie prime per l’alimentazione degli animali e quindi tutte le emissioni derivanti da queste attività. Per tutte le aziende che lo prevedono sono stati individuati degli appezzamenti di uliveto adeguati per il pascolamento degli animali, sulla base di alcune caratteristiche (dimensioni, morfologia del terreno, esposizione, pendenza, punti di abbeveraggio, vicinanza al centro aziendale…).

Questi appezzamenti sono stati poi recintati dalle aziende e in ognuno di questi sono stati effettuati dei campionamenti di pascolo per poterne valutare la composizione quanti-qualitativa, tramite riconoscimento delle varietà erbacee e analisi di laboratorio. Sulla base delle caratteristiche di ogni uliveto e in accordo alle aziende coinvolte si è effettuato un dimensionamento per stabilire il giusto carico di animali per un periodo sufficiente ad effettuare le osservazioni. Attualmente si è quindi passati alla fase esecutiva delle misure di compensazione degli impatti, nell’ottica del metodo LCA, introducendo gli animali sui terreni stabiliti.

Da febbraio a maggio, invece, il DSA3 di Economia Applicata si è focalizzata sulle azioni 2.4 e 3.2. Nell’ambito della fase 2, il gruppo di lavoro ha iniziato la valutazione dell’efficacia delle etichette ecologiche da rilasciare eventualmente nell’ambito del progetto dopo lo studio LCA e relativa certificazione. Tale valutazione è stata effettuata tramite l’uso di specifiche schede utilizzate nell’ambito del marketing per capire la reale propensione a pagare dei consumatori per nuovi prodotti o servizi, come è appunto una nuova etichetta legata ad un approccio di produzione maggiormente sostenibile dal punto di vista ambientale. La versione definitiva, corretta e rivisitata per il caso studio, non è unica ma si diversifica in 6 blocchi, in accordo con il metodo adottato. La somministrazione massiva prevista avverrà nei mesi di luglio/settembre.

La fase 3.2, prevista dal DSA-3, consiste nello studio di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione degli interventi individuati nei punti precedenti dopo la conclusione della fase 2. Le misure individuate saranno, poi, sottoposte ad uno studio di fattibilità tecnico economica per valutare la convenienza o meno dell’intervento. Tra gli interventi che verranno valutati tecnicamente ed economicamente fattibili, di concerto con le aziende, verranno selezionati quelli che potranno essere attuati nell’ambito del presente progetto e che rappresenteranno un esempio di buone pratiche da replicare sull’intero territorio regionale.

Infine, il giorno 24 luglio è stata tenuto un incontro tecnico presso i Mastri Birrai Umbri della Farchioni Olii S.p.a. in cui i vari partner al progetto hanno descritto i traguardi raggiunti nelle varie attività svolte. Tra quelli non citati sopra, si è descritto pure lo stato di avanzamento del software di calcolo semplificato per la quantificazione dell’impronta di carbonio previsto dal progetto. Attualmente il software è in lavorazione, ma un prototipo di quest’ultimo è già disponibile.